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Archeo-acustica in Toscana ad Abbadia San Salvatore

 

TAG:  onde elettromagnetiche, ultrasuoni, archeo-acustica, monte Amiata, SBRG, SB Research Group, Paolo Debertolis, Niccolò Bisconti

Come è noto l’ipotesi del nostro gruppo di ricerca è che in alcuni siti archeologici considerati sacri da millenni esistano dei fenomeni naturali misurabili che rendono il luogo per certi versi più mistico rispetto ad altri.

Seguendo questa linea di ricerca abbiamo iniziato a saggiare vari siti sacri presenti in Toscana per verificare la congruità di questa tesi.

Alcuni di essi non hanno denotato per ora alcuna particolarità, ma altri risultano straordinariamente interessanti.

Tra questi vorremmo ricordare l’abbazia cistercense del San Salvatore a Abbadia San Salvatore in provincia di Siena.

La prima notizia sull’esistenza di questo centro monastico in questa sede risale ad un documento del 762 d.C., ma l’interesse di questo luogo va fatto risalire fino al VI° secolo a.C. e al processo di urbanizzazione dell’Etruria Settentrionale ad opera del popolo etrusco.

Gli scavi effettuati nell’ambito della pianta dell’abbazia negli anni ’90 hanno dato luogo però anche al reperimento di punte di freccia e selci che indicano la presenza di una popolazione in quella sede sin dal Paleolitico Superiore.

L’abbazia dispone anche di un ampio chiostro cinquecentesco con un’enorme cisterna d’acqua, la cui profondità appare notevole e che, per tradizione orale, sembra inoltre situata su una sorgente naturale d’acqua, oltre che a raccogliere le piogge dalla superficie sovrastante e a filtrarle con un ingegnoso sistema di ripulitura mediante delle casse a carbone poste ai lati.

 


Fig.1 Il pozzo presente al centro del chiostro dell’abbazia del San Salvatore rappresenta l’unico accesso all’enorme cisterna sottostante

 

La profondità è superiore ai dieci metri dal bordo del pozzo posto al centro del chiostro stesso.

Un tale specchio d’acqua è preziosissimo in archeo-acustica perché funziona come un’enorme parabola che raccoglie i suoni provenienti dal sottosuolo comportandosi come un perfetto trasduttore.

 


 

Fig. 2 Il pozzo è rimasto chiuso per circa 15 anni ed il lucchetto arrugginito ha dovuto essere segato

 

Grazie alla disponibilità dei monaci ancora presenti nell’abbazia, il Parroco padre Amedeo e Don Roberto (recentemente ha festeggiato 60 anni di sacerdozio!), abbiamo proceduto alla riapertura del pozzo presente al centro del chiostro chiuso ormai da più di 15 anni e introdotto dei microfoni in profondità nell’acqua.

 

 

 

Fig. 3 Nel pozzo sono stati immessi due microfoni Hydrophones che nonostante siano dotati di un cavo di 12 metri, non si sono appoggiati sul fondo della vasca

 

 Fig. 4 - Immediatamente si è potuto osservare un forte segnale ultrasonico proveniente dal sottosuolo

 

 

Fig. 5 - Sopra:il registratore utilizzato, un Tascam (Teac group) modello DR-680 tarato a 192KHz di campionamento a 24 bit. Sotto: l’elevato livello sonoro del segnale è ben visibile sullo schermo dei VU-meter

 

 

Fig. 6 – Abbiamo inoltre posizionato un altro registratore digitale nel chiostro per verificare l’eventuale presenza di suoni spuri provenienti dall’ambiente circostante che potessero influenzare le registrazioni principali

 

 Fig. 7 - Vista d’insieme del chiostro con le apparecchiature in posizione


I risultati appaiono estremamente interessanti in quanto è presente in tutte le registrazioni effettuate nell’arco di due ore una vibrazione meccanica ultrasonica molto intensa e oscillante tra i 26KHz e 30KHz con una picco medio intorno ai 28.000Hz. e l’aspetto grafico di una curva di Gauss.

 

Grafico 1 - E’ ben visibile il picco di ultrasuoni intorno ai 28.219Hz con un silenzio pressoché totale sulle altre frequenze

 

 Sono state eseguite dieci registrazioni con una lunga pausa tra una e l’altra, ma il risultato è stato lo stesso in tutte le registrazioni nell’arco di tre ore.

Il sistema di registrazione era costituito da un registratore digitale Tascam DR-680 predisposto per un campionamento a 192Khz e che può raccogliere gli ultrasuoni fino a 96.000Hz senza distorsione  e dei microfoni Aquarian Hydrophones H2a XLR (con una risposta in frequenza dai 10Hz ai 100.000Hz).

 


 Fig. 8 - Si è eseguito un controllo grafico immediato di quanto registrato per una regolazione ottimale del volume di registrazione e dei tempi di esecuzione

 

Trasponendo il segnale ultrasonico in banda udibile si è ottenuto simile ad un fischio modulato, che è possibile ascoltare qui.

Per verificare se tale segnale era presente in un’area più ampia rispetto quella dell’abbazia abbiamo posto i microfoni anche in un laghetto minerario posto a meno di 500 metri in linea d'aria, ma in esso non è stato rilevato alcun segnale che uscisse fuori dalla normalità.

 

 

Fig. 9 - Il laghetto minerario di Gore posto a poche centinaia di metri di distanza in linea d’aria dall’abbazia. La sua analisi fonica non ha registrato nulla di particolare

 

 

Fig. 10 - Abbiamo esaminato anche altri specchi d’acqua nei dintorni, ma non è stata reperita nessuna frequenza ultrasonica come quella ritrovata nell’abbazia di San Salvatore

 

I microfoni posti in zone limitrofe non hanno dato alcun risultato per la presenza di ultrasuoni come nella cisterna dell'abbazia di San Salvatore.

 


Fig. 11 - Il gruppo dei ricercatori SBRG che ha eseguito l’esperimento al completo. Da sinistra a destra: sig.Andrea Venturini, fotografo, prof.agg. Paolo Debertolis, antropologo fisico, sig.Giorgio Tondi, fonico, sig. Antonio Pacini, tecnico, dr.Niccolò Bisconti, archeologo

 

 

Si prevede a dicembre 2012 di rieseguire le misurazioni in diversi momenti del giorno come già effettuato nelle nostre ricerche di archeo-acustica in Bosnia.

Paolo Debertolis - 8 novembre 2012

 

 

Un ringraziamento sincero da parte di tutto il gruppo di ricerca SBRG a Giorgio e Verena Pacini, proprietari del ristorante e bed&breakfast “Fonte Magria” che hanno fornito vitto ed alloggio ai ricercatori e ampie stanze per le strumentazioni. Il ristorante “Fonte Magria” sarà pertanto il nostro punto di riferimento per le nostre ricerche in Toscana anche per le future missioni (anche per l'ottima cucina!).

 

 


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