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Ancora esperimenti di archeo-acustica da parte del SBRG sul Monte Amiata
TAG: onde elettromagnetiche, ultrasuoni, archeo-acustica, monte Amiata, SBRG, SB Research Group, Paolo Debertolis, Niccolò Bisconti
Continua lo studio dei siti “sacri” nell’ambito del Monte Amiata del nostro gruppo di ricerca e la nostra analisi sui fenomeni fisici eventualmente presenti i prossimità ad essi.
Numerosi sono i siti visitati, ma per ora solo due sembrano possedere caratteristiche tali da influenzare lo stato di percezione delle persone che in essi si fermano a pregare o si pongono in meditazione.
Abbiamo infatti più volte effettuato delle misurazioni nel sito di Monte Labbro, ma non è emerso nulla di particolare sia nel campo degli ultrasuoni, che degli infrasuoni e neppure nella banda udibile. Nonostante sia considerato un luogo importante anche per la sua forma vagamente a piramide triangolare, sembra che la forma non sia in grado di convogliare preferenzialmente fenomeni acustici provenienti dal sottosuolo. Andrà ancora studiata meglio l’emissione di onde radio a bassissima frequenza originatisi da movimenti tettonici e la frequenza terrestre di Shumann, ma possiamo per ora escludere tutti fenomeni di vibrazione sonora che possano influenzare lo stato di coscienza.
Fig. 1 - La risalita fino all'insediamento giusdavidico zeppi di attrezzature ha richiesto molta pazienza
Fig. 2 - Il gruppo dei ricercatori SBRG che ha eseguito l’esperimento sul Monte Labbro. Da sinistra a destra: dr.Niccolò Bisconti, archeologo, sig. Antonio Pacini, tecnico, prof.agg. Paolo Debertolis, antropologo fisico
Sicuramente il paesaggio è apparso molto suggestivo dalla cima della costruzione giusdavidica nel freddo clima invernale, ma per quanto riguarda la raccolta di dati presenti nel insediamento la cui costruzione si deve al “profeta dell’Amiata”, Davide Lazzaretti, i risultati sono stati assolutamente deludenti.
Fig. 3 - Ecco il Monte Amiata in veste invernale come è visibile dalla Torre Giusdavidica
Fig. 4 - Il panorama è mozzafiato e dalla vetta del Monte Labbro in una tersa giornata invernale è ben visibile anche il mare
Fig. 5 - Sulla vetta abbiamo iniziato ad analizzare anche l'emissione di onde radio dal sottosuolo. Ecco alcune frequenze radio naturali appartenenti alla Risonanza Shumann (15,3Hz; 17,7Hz; 27,3Hz) rilevate dal nostro analizzatore di spettro Spectran NF-3010 della ditta tedesca Aaronia AG
Fig. 6 - Il nostro principale punto di ascolto è stata la cappella posta al di sotto della Torre Giusdavidica, perfettamente al riparo dal vento e dai rumori dell'esterno, dove abbiamo posizionato i microfoni ultrasensibili Sennheiser 3020.
Altrettanto insignificanti i dati raccolti presso cappelle e siti di origine medievale che pure apparendo molto interessanti per la loro natura mistica e per l’importanza dal punto di vista religioso, non hanno svelato nessun segreto di natura fisica/meccanica, come ad esempio nella grotta di S.Filippo a Bagni San Filippo o alla cappella dell’Ermicciolo dedicata a San Benedetto e posta in prossimità di Vivo d’Orcia.
Fig. 7 - Il riparo costruito secondo la tradizione da San Filippo Benizi in prossimità di Bagni S.Filippo e le misteriose iscrizioni in caratteri antichissimi
Fig. 8 - I microfoni sono stati posti nella grotta-oratorio che è ancora oggi ben conservata e sopra l'altare si trova un busto in legno nero di San Filippo Benizi
Fig. 9 - La cappella dell'Ermicciolo in prossimità di Vivo d'Orcia. I microfoni sono stati posizionati sia sul lato dell'entrata che dell'abside
Fig. 10 - Anche all'Ermicciolo il paesaggio è parso estremamente suggestivo e mistico anche se privo di interesse archeo-acustico. Ecco la cappella ripresa dal lato dell'abside
Fig. 11 - Il gruppo dei ricercatori SBRG che ha eseguito l’esperimento alla chiesa dell'Ermicciolo. Da sinistra a destra: sig.Giorgio Tondi, fonico, dr.Niccolò Bisconti, archeologo,sig. Antonio Pacini, tecnico, prof.agg. Paolo Debertolis, antropologo fisico
Molto importanti appaiono al contrario quei siti cristiani che in epoca passata furono considerati sacri anche dagli etruschi e dai romani, senza voler risalire a periodi ancora più precedenti, come ad esempio l’Abbazia di San Salvatore o la chiesa di S.Maria dell’Ermeta.
Per quanto riguarda l’ Abbazia di San Salvatore ad Abbadia San Salvatore (Siena) ci sentiamo di confermare i dati raccolti già a novembre 2012: esiste un frequenza ultrasonica costante proveniente dal sottosuolo che oscilla tra i 25 e i 32 Khz facilmente rilevabile nella cisterna dell’abbazia mediante l’uso di idrofoni (microfoni resistenti all’acqua). Lo studio di tali vibrazioni meccaniche saranno argomento di una specifica pubblicazione che stiamo preparando.
Fig. 12 - L'abbazia di San Salvatore ad Abbadia San Salvatore
Fig. 13 - Il pozzo presente al centro del chiostro è l'unica via di accesso per la cisterna posta sotto l'abbazia
Fig. 14 - Le manovre di posizionamento degli Hydrophones nella cisterna ormai sono diventate una routine per noi
Fig. 15 - Ma ogni volta che ripetiamo l'esperimento è importante ascoltare direttamente quanto registrato per identificare fonti di rumori spuri che potrebbero inficiare le registrazioni
Fig. 16 - Gli ottimi cavi americani Mogami forniscono la sicurezza che la schermatura è adeguata ed è impossibile per le onde radio dei telefonini o delle radio commerciali penetrare nelle registrazioni
Fig. 17 - In ogni caso, grazie al nostro analizzatore di spettro Aaronia, analizziamo anche la presenza di onde radio d'altro genere e di origine naturale
Ciò che appare inoltre sorprendente è quanto si può ascoltare anche con dei microfoni in aria nei pressi della chiesetta di S.Maria dell’Ermeta, che già ad agosto 2012 aveva attirato la nostra attenzione per la presenza di suoni e tonalità anche nel campo dell’udibile provenienti dal sottosuolo.
È probabile che i giacimenti di mercurio e di cinabro presenti nel sottosuolo del Monte Amiata giochino un ruolo fondamentale e non dobbiamo pure dimenticare che il monte Amiata è un vulcano spento, ma la sua attività rimane presente anche se sottovoce.
D’altra parte la centrale geotermica dell’Enel che sfrutta queste caratteristiche geodinamiche si trova a diversi chilometri di distanza e sull’altro versante del monte Amiata ed è totalmente da escludere che i rumori provenienti dalla sua attività vengano a riflettersi esclusivamente in un unico punto geografico sull’altro versante.
È probabile, invece, che tali rumori naturali, percepibili anche ad un orecchio sensibile appoggiato al suolo e accompagnati da forti emissioni di gas, fossero presenti anche ai tempi degli etruschi che evidentemente ne rimasero fortemente impressionati, tanto da considerare nei tempi passati il luogo come “sacro”. Ricordiamo anche che tutto il monte Amiata era a suo tempo considerato la Montagna Sacra degli etruschi.
È pertanto credibile che anche l’osservazione di fenomeni inconsueti da parte di svariati testimoni nella sede dell’Ermeta nel corso dei secoli, senza nulla togliere nulla alla religiosità ed alla santità del luogo, possano essere state senza dubbio immerse in questo contesto.
Fig. 18 - La chiesa di S. Maria dell'Ermeta sul Monte Amiata
Fig. 19 - Le rilevazioni di archeo-acustica a S.Maria dell'Ermeta. Queste foto sono riprese durante le rilevazioni diurne, ma la maggior parte delle nostre registrazioni sono state effettuate durante la notte per ridurre al minimo i rumori provenienti dalle attività umane di superficie
Per quanto riguarda la nostra ricerca in particolare, abbiamo utilizzato l’uso di microfoni ultrasensibili a condensatore con alimentazione phantom a 48 volt (consiste nel far passare l'alimentazione elettrica lungo gli stessi cavi audio in cui passa il segnale) posti in aria (Sennheiser MKH 3020, risposta in frequenza 10-70.000Hz) e situati in prossimità della chiesetta, possiamo dire che hanno rilevato delle frequenze estremamente basse, inferiori a 40-50 Hz, con andamento altalenante, ma sempre presente.
Le registrazioni effettuate nella maggior parte dei casi di notte, per ridurre al minimo l’interferenza delle attività umane di superficie, della durata almeno di 5 minuti continuativi sono state ripetute più volte, ed è sempre stato annotato quando dei rumori spuri comparivano nell’ambiente, come ad esempio il passaggio di aeroplani a distanza.
È anche da escludere l’interferenza nei microfoni di onde radio provenienti dalle installazioni poste in cima al monte in quanto la zona appare molto riparata in questo senso e l’apparecchiatura utilizzata possiede una notevole schermatura (cavi Mogami Gold Edition XLR con connettori placcati in oro) ed il registratore digitale utilizzato principalmente presenta una notevole affidabilità (Tascam DR-680). È stato usato per conferma anche un registratore digitale Tascam DR-100, di discreta qualità anche se con caratteristiche di campionamento inferiori rispetto al precedente.
In conclusione appare sempre più interessante l’uso di parametri di studio diversi, come quelli dell’archeo-acustica per una rilettura di questi siti, che confermano l’alone di leggenda che pervade questi luoghi, ma che la tecnologia moderna è in grado di sollevare dando una maggiore chiarezza all’origine di numerosi fenomeni.
Lo studio continuerà anche nei prossimi mesi e la nostra attenzione si concentrerà in particolare in questi ultimi due siti per confermare e approfondire quanto fino ad ora scoperto.
Paolo Debertolis, Niccolò Bisconti – 14 gennaio 2013
Un ringraziamento sincero per la disponibilità a favorire le nostre ricerche di archeo-acustica ai monaci dell’abbazia di San Salvatore ed in particolare al priore padre Amedeo e padre Roberto, che hanno sempre tollerato con pazienza le nostre invasioni.
Ancora un ringraziamento da parte di tutto il gruppo di ricerca SBRG a Giorgio e Verena Pacini, proprietari del ristorante e bed&breakfast “Fonte Magria” che hanno fornito vitto ed alloggio ai ricercatori e ampie stanze per le strumentazioni. Il ristorante “Fonte Magria” sarà è il nostro punto di riferimento per le nostre ricerche in Toscana.
Di seguito un file originale raccolto nei pressi della Cappella di S.Maria dell'Ermeta. E' da ascoltare SOLO e SOLTANTO se dotati di una cuffia stereo ad alta fedeltà con ampia gamma di basse frequenze, altrimenti non si può percepire nulla. Il file non è alterato, ma solo compresso in mp3 perche il file originale in WAV ha più di 200 Mega. E' un file che dura circa 5 minuti e da ascoltare in silenzio.
Per scaricare il file (per uso solo personale e non distribuibile) cliccare qui.